Spiritualità col cuore e con la mente

La vera spiritualità la si riconosce perchè segue il cuore e non la mente.

Ci sono molti esempi di guru e santoni che si dichiarano molto spirituali, ma sono molto mentali.

Dal momento che sono molto mentali, è come se hanno chiuso completamente il loro cuore agli altri.

Il santone che si è estraniato totalmente dal mondo e vive da eremita in cima alla montagna, non è una sana figura di riferimentospirituale.

Questo perché l'uomo è un animale sociale e deve vivere e stare bene con gli altri.

Ciò che ci dà gioia è l'interazione e le relazioni con gli altri.

Una persona che ricerca l'evoluzione spirituale allontanandosi da tutto e da tutti non è proprio così spirituale.

Già solo il fatto che io voglio allontanarmi da tutti, vuol dire che c'è qualcosa dentro di me che non va, qualcosa che mi sta facendo soffrire, per cui me ne voglio andare da tutti per non sentire quella sofferenza che è nel cuore.

Quindi chiudo il cuore e faccio tutto con la mente.

In questo senso la spiritualità è una via fatta col cuore.

Con questo non voglio dire che non sia giusto meditare, o che non sia giusto estraniarsi dal mondo ogni tanto.

Sono tutte pratiche che vanno bene, ma la vera spiritualità, ciò che veramente fa evolvere l'uomo a livello spirituale, è lo sviluppo della capacità di amare; e la capacità di amare viene dal cuore.

Spiritualità significa sviluppare la capacità del cuore di amare gli altri e se stessi. 

Se non riusciamo ad amare noi stessi, non riusciamo ad amare nemmeno gli altri.

Detto così sembra semplice, ma anche questo non è per niente semplice.

Lo dimostra il fatto che viviamo in un mondo pieno di guerre e pieno di gente che soffre, proprio perché è difficile seguire la via del cuore, seguire la vera spiritualità che sorge da dentro il nostro cuore.

È più facile seguendo la via mentale.

Questo perché è proprio quando io non mi immedesimo negli altri, non empatizzo con gli altri, non sento la loro sofferenza  e sono tutto nella mente, posso fare del male a chiunque.

Se sono nella mente, non sento la mia sofferenza e quella degli altri.

Se sentissi quella degli altri, soffrirei anch’io.

Se sentissi la sofferenza degli altri come se fosse la mia, riuscirei a fare del male agli altri?

Se cominciassi a sentire la sofferenza dei miei simili, degli animali e di tutte le creature, farei ancora loro del male?

Questo è il gradino evolutivo spirituale che, come umanità, siamo chiamati a fare, quello di seguire il cuore e non la mente.

Ecco che l'umanità diventerebbe un'umanità di cuore e si occuperebbe di tutti gli altri. Il mondo diventerebbe, a quel punto, un mondo evoluto, pieno di pace, amore e rispetto per ogni creatura.

L'amore è ciò che costruisce, mentre l'odio è distruzione.

Il mondo in cui viviamo è folle e distruttivo, perchè viviamo tutti nella mente e non sentiamo il nostro cuore. 

C’è solo un rimedio, che è la vera via spirituale, lo sviluppo dell’amore.