Posso praticare Reiki su me stesso anche se sto male, anche se non sto bene?
Questa è una domanda che mi è stata posta diverse volte.
La risposta è: sì.
Certamente posso praticare Reiki su me stesso in qualsiasi momento.
Sia che stia bene, sia che stia male, sia che sia in difficoltà da un punto di vista emotivo, sia che sia felice e contento.
Questo perché, innanzitutto, il Reiki è un'energia di guarigione che aiuta il tuo corpo a ritrovare l'equilibrio.
Quindi, il momento migliore per farsi Reiki non è quando si sta bene, ma quando si sta male.
Cioè, questo non è del tutto vero, perché in realtà è proprio quando stiamo bene che è meglio lavorare su noi stessi in maniera preventiva, per fare sì di non stare male in seguito.
Però è anche vero che, quando stiamo male, possiamo lavorare con il Reiki per aiutarci.
Chiaramente, se sono troppo stanco, allora lì è meglio evitare.
Nel senso che la prima regola fondamentale è quella di ascoltarsi, ascoltare il proprio corpo e rispettare i propri limiti.
Spesso la malattia, anche solo un semplice raffreddore, è un segnale del corpo che vuole farci riposare.
E quindi noi dobbiamo rispettare quelle che sono le esigenze del nostro corpo.
Però, fare Reiki — soprattutto quando non si hanno particolari condizioni che lo rendano difficoltoso, soprattutto se non si è in uno stato in cui persino fare Reiki diventa molto impegnativo — è qualcosa di ottimo.
Innanzitutto perché non ci si sforza: fare Reiki non consuma la propria energia personale.
Anzi, fare Reiki rilassa, fare Reiki ricarica di energia.
Quindi, più che mai, è indicato fare Reiki quando non si sta bene.
Fare Reiki poi accelera il recupero e riduce qualsiasi stress legato al fatto di stare male — che può essere uno stress emotivo o uno stress fisico.
D'altronde, fare Reiki allevia la sofferenza, sia essa fisica che emotiva.
Cioè, se mi fa male qualcosa, facendo Reiki sentirò meno dolore alla fine.
Quindi è molto importante: fare Reiki stimola il rilassamento.
E poi ricordiamoci che fare Reiki non significa dover per forza assumere determinate posizioni.
Io posso fare Reiki anche sdraiato sul mio letto.
Posso semplicemente incominciare a respirare profondamente, con l’intenzione che l’energia universale entri dentro di me e mi faccia star bene.
Questo è fare Reiki.
Quindi non c’è bisogno di nient’altro.
Non c’è bisogno di dover fare per forza i simboli.
Posso semplicemente respirare energia, avere l’intenzione di respirare energia.
Posso fare le visualizzazioni, ma se la cosa mi risulta faticosa, potrei anche non fare nulla.
Niente visualizzazioni, ma semplicemente focalizzarmi sul respiro, con l’intenzione che l’energia entri dentro di me.
E infine, non c’è bisogno di dover stare per forza mezz’ora sui chakra.
Non è necessario dover rispettare tempi particolari.
Posso anche fare Reiki per 1 minuto, più volte durante l’arco della giornata.
Anche solo un minuto è preziosissimo, ed è sempre molto meglio che non fare nulla.
Se io dovessi scrivere un libro e non faccio mai niente, tra dieci anni quel libro sarà ancora completamente vuoto.
Ma se io dedico alla scrittura anche solo 1 minuto al giorno, per quanto possa sembrare poco, e ogni giorno scrivo qualcos’altro, anche solo per 1 minuto, ecco che, dopo giorni, mesi e anni, quel libro avrà preso forma.
Quindi, non c’è niente che ci possa impedire di fare Reiki.
E anzi, se stiamo male, facciamo Reiki su noi stessi.
Un minuto di Reiki oggi vale più di un’ora rimandata a domani. Ogni piccolo gesto di cura verso noi stessi lascia un’impronta che, nel tempo, costruisce guarigione.
-
Fai sbocciare la tua Anima risvegliando il potere che è in te