Vi sono scuole di Reiki, o di altre tecniche energetiche, che utilizzano un metodo per cui lo studente diventa dipendente dai propri maestri; lo studente si vede costretto a fare un determinato e rigido percorso per poter arrivare laddove è arrivato il Maestro, oppure seguire esattamente i suoi insegnamenti.
Ma tutto ciò è giusto o no?
Per poter imparare le tecniche energetiche c'è bisogno di pratica, come per qualsiasi altra cosa a questo mondo.
Più la cosa da imparare è difficile e complessa e più ci sarà bisogno di tempo, pazienza e pratica.
E così come è vero che, se ho una persona che conosce bene ciò che sto imparando, e che quindi sorveglia ciò che faccio, che mi sa dare dei consigli e che mi sa indirizzare bene, riuscirò a correggere prima i miei errori e riuscirò quindi a migliorare, è anche vero che, ad un certo punto, dovrò fare da solo, dovrò stare in piedi da solo sulle mie gambe, anzichè appoggiarmi a qualcuno.
In questo video io non intendo giudicare nessuno, intendo solamente mostrare come la dipendenza è qualcosa che non va bene, o, perlomeno, va bene fino ad un certo punto.
La dipendenza è qualcosa che va contro la logica evolutiva che possiamo osservare in natura.
Nella natura vediamo che qualsiasi essere nasce ed è dipendente dai propri genitori, per un certo periodo di tempo, chi più, chi meno.
Ci sono animali che sono praticamente indipendenti fin da subito, ma, più la vita diventa sofisticata, più l’animale è complesso, più esiste questo meccanismo di dipendenza.
Gli insetti depongono le uova, quindi i lori “cuccioli” se la devono sbrigare da soli dal momento in cui nascono in avanti.
Invece, nei mammiferi, che sono più evoluti, c’è maggiore dipendenza.
I grossi felini, ad esempio, sono dapprima dipendenti dalla propria madre, fino a diventare poi quei superbi cacciatori che sono da adulti.
L'uomo è il fiore all'occhiello di tutta l'evoluzione naturale e il cucciolo d’uomo è completamente indifeso alla nascita, ha estremo bisogno di protezione, da parte dei propri genitori.
Questo tipo di rapporto con i propri genitori non deve essere però sempre uguale, deve cambiare con il tempo.
All'inizio è totale, l'attenzione dei genitori deve essere rivolta al bambino, perchè non è in grado di fare nulla da solo, ma, via via che il bambino crescerà, sarà sempre meno dipendente dai genitori, fino ad arrivare a un punto dove non ne avrà più bisogno.
Quindi è necessario che determinate esperienze le faccia il bambino, anche a costo di sbagliare, non che l'adulto le faccia al suo posto.
Banalmente, se un bambino non cammina con le sue gambe, non imparerà mai a camminare.
Se io sono un genitore talmente apprensivo da non lasciarlo mai provare a camminare, perché ho paura che si faccia male, quel bambino non imparerà mai a camminare.
Se, quando il bambino andrà a scuola, i compiti glieli farò io, lui non imparerà mai.
Quindi, tornando alle tecniche energetiche, all'inizio è necessario un maestro di riferimento, abbiamo bisogno di essere guidati, ma è anche chiaro che alla fine la pratica la deve fare lo studente.
Gli errori li deve fare lo studente, perché è dagli errori che impariamo.
Quindi una scuola di Reiki dove ti costringono a fare un percorso di un anno o più può anche essere utile, sotto un certo punto di vista, ma bisogna stare attenti a non creare un rapporto di dipendenza assoluta dal maestro, dove per ogni cosa gli andiamo a chiedere cosa bisogna fare e ogni volta, anziché provare da soli, c'è il maestro che aiuta.
Se faccio così non riesco più a sviluppare quelle capacità che mi serviranno per imparare davvero la tecnica
Potremmo anche dire che il maestro va ad assumere simbolicamente la figura genitoriale e, di conseguenza, quanto più continueremo ad attaccarci al maestro, tanto più è come se ci stessimo attaccando come bambini a dei genitori.
Fino a quando faremo così non cresceremo, rimarremo “bambini-studenti” che hanno sempre bisogno del “genitore-maestro”.
Ecco perché è importantissimo sviluppare la propria indipendenza, anche a costo di sbagliare.
Tant'è che il vero maestro è dentro ognuno di noi.
Ma quel vero maestro emerge nel momento in cui si diventa maestri di se stessi, cioè quando si cresce interiormente.
Quanto più ci staccheremo da figure di riferimento esterne, da figure di riferimento come i maestri, che assumono il carattere di figura genitoriale, tanto più emergerà il maestro all'interno di noi.
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